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Cavina Giulia | 01/06/1907 | n.623

Lettera | Emilia-Romagna

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Bologna 1 giugno 1907

Stimatissimo signor Artusi

Tante grazie del gentile pensiero, manifestatoci, allorché dovessi rimanere senza servente ancora grazie. Eccomi a farle sapere con sollecitudine, che io non vado a Monteceneri: ma questo non deve essere motivo perché Ella non vada; ciò sarebbe cosa che mi recherebbe un gran dispiacere. Dunque spero bene ch’Ella vi andrà, e sono certa che vi si troverà benissimo, come ci fossi io: prendendo con se Francesco, e come che fosse in sua casa di più poi mio fratello lo riceve sempre volentieri. Io sarò ben felice di rivederlo allorché passerà da Bologna; e se le molte scale non lo affaticassero sarei lieta di averlo ospite almeno per qualche ora, e godermi di una ottima compagnia. Simili desideri li nutro pure per Marietta che abbraccerei tanto volentieri. Dispiaccemi che il suo soggiorno a Pisa non l’abbia soddisfatto in tutto: la cucina è sempre la più difficile da contentarci, non essendo abituati alla vita d’albergo non ci si trova bene: lo creda. Con desiderio vivissimo di rivederlo fra non molto, lo saluto cordialmente, dandole una forte stretta di mano. Dev.ma Giulietta Cavina.

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