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Bologna 12 aprile 1906

Stimatissimo sig. Artusi

Dopo avere scarabocchiato quasi 8 pagine per scrivere alla sig.na Rosina ed alla Marietta mi terrei per scortesissima se non scrivessi anche a Lei. Non abuserò della sua bontà, sarò breve: un augurio di cuore e quattro ciarle. Agradisca per primo l’augurio di buona Pasqua ed ogni prosperità e salute. Ed ora le parlo riguardo alle disposizioni testamentarie della defunta signora Trouvée. Poco o nulla si è saputo costì fuorché dai giornali di due legati di £ 2.000 l’uno a favor di Istituti, e null’altro fin d’ora. Mio fratello vuole interrogare poiché lo conosce il maestro di casa della povera signora, sentiremo se impara qualche cosa. Qui a Bologna non si sa altro. Ho detto di essere breve e non voglio mancare alla parola, percui farò punto rinnovandole i miei auguri. Stia sano e si abbia i più cordiali saluti dalla sua dev.ma Giulietta.

Da Maria le auguro buona Pasqua.