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Cavina Giulia | 19/06/1901 | n.604

Lettera | Emilia-Romagna

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Bologna 19 giugno 1901

Stimatissimo signor Artusi

Non mi ha maravigliato l’apprendere che solo ai primi di settembre Ella va a Viareggio: lo sapevo. Ma quando Ella, gentilissimo m’invitava a mezzo di cartolina a Firenze, mi diceva che sino alla staggione dei bagni non si sarebbe allontanato da costà, ed io pensai: chi sa che quest’anno non vada a Viareggio prima degli anni passati: ecco perché lo pregavo di dirmi la spesa d’alloggio in quel soggiorno: non essendovi Loro dimetto il pensiero di recarmi sin là, non per questo le sono tenutissima e lo ringrazio del pensiero che si prendeva di raccomandarmi. Penso se nulla accade al contrario di andare in luglio a Rimini unitamente a miei padroni di casa, progetto altra volta proposto poi abbandonato. Dovendo la mia servente andare al mare per cura, così ci uniamo tutti e passeremo un mese colà. Sono dispiacentissima di non godermi della Loro compagnia che tanto desiderava: ma come fare. Se fossi stata tranquilla se non avessi avuto impacci d’interessi non avrei esitato ad accettare il suo gentilissimo invito che tanto mi sarebbe tornato utile per tanti rapporti. Creda signor Artusi con tutto l’assieme in cui mi trovavo non mi sarei goduta. L’assicuro ch’ebbi dispiacere di non accettare ma mi era proprio impossibile. Facendo il suo solito viaggio in Romagna, passasse per Bologna le sarei gratissima se mi regalassero di Loro visita. Posso sperarlo? Lascio di scrivere e le sono obbligata prima di tutto. Mando a Lei ed alla sig.ra Marietta i migliori miei saluti. Stia sano e mi onori sempre della sua amicizia. Dev.ma Giulia Cavina.

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