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Bonavita Antonio | 07/11/1909 | n.503

Lettera | Emilia-Romagna

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Forlì 7 novembre 1909

Signor Pellegrino

Ieri sera a mezzo ferrovia Le ò fatto la spedizione di cinque colli contenenti farine, formentone, fagioli e frutta. Le pere sono poche perché poche le raccolte e perché qualcuna è andata a male; le cotogne pochissime perché marcite quali tutte, ne ò aggiunto un paio che per caso avevo in casa. Avevo cercato di conservare diverse pere grossissime che ò a Villafranca, ma anche quelle sono marcite e non ne ò rimasto che due delle più piccole che ò posto in fondo al cesto grande; tenevo a fargliele vedere solo per la grossezza (se non si cuociono così non è possibile mangiarle e neanche cotte non sono niente di particolare) ma non mi è riescito di salvarle dal marciume. Stamane mi è pervenuta la cartolina di Marietta dalla quale rilevo che non dovevo spedire fagioli grigi; avevo già fatto e per questa volta bisognerà che abbia pazienza. Mi sono interessato tosto per spedirle le salcicce e i coteghini ma non mi è stato possibile inviarli ne a mezzo posta, ne a mezzo ferrovia perché giorno festivo, accidenti anche al progresso sbagliato. Appena si aprirà l’Ufficio farò la spedizione a mezzo pacco postale. Se in qualche cosa posso esserle utile non abbia ritegni e se a volte non riesco ad accontentarla non dipende da buon volere. Grotto à seminato in buone condizioni ed è tutto nato, a S. Andrea invece nella maggior parte deve ancora germinare ed è stato seminato causa il tempo cattivo, in pessime condizioni. Favorisca salutare la Maria e dirle che in qualsiasi circostanza possa favorirla, mi chiamerò fortunato. Le ritorno corretto il prospetto del raccolto grano e per la differenza le do credito nel conto corrente. Voglia ricambiare i saluti a tutti di casa sua e si conservi. Dev.mo Antonio Bonavita.

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