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Bonavita Antonio | 20/11/1907 | n.424

Lettera | Emilia-Romagna

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Forlì 20 novembre 1907

Signor Pellegrino

Ho ritirato dalla Cassa quanto il Gordini vi aveva in deposito che è di lire 153,25 meno le spese di posta ei quietanza in £ 1,60. Della somma le do credito in conto corrente. La canapa ora bisogna lasciarla dormire perché si è ridotta a sole lire 90. Anche il grano è in ribasso. Se crede ritengo conveniente vendere il formentone prima che ne venga molto dall’estero; si fanno 18 lire al sacco. Al Giunchi ò letto la sua lettera che gli è stata di grande sollievo; lo ringrazia assai e gli ricambia i saluti. La povera bestia è ancora nelle identiche condizioni, fa compassione, prende poca cosa, ma viene sostentata col vino. Si fanno le disinfezioni possibili e sarebbe una bella cosa poter fare quanto lei dice, ma ora la stagione non si presta per fare l’intonaco nuovo. Per il rimanente non trascureremo nulla. Ò ottenuto l’altra firma nella cambiale del Giunchi che le accludo unitamente alla obbligazione che ne regola il pagamento. Favorisca salutare la Maria e stia sano. Dev.imo Antonio Bonavita

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