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Bonavita Antonio | 08/11/1907 | n.421

Lettera | Emilia-Romagna

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Forlì 8 novembre 1907

Signor Pellegrino

La sua in data 6 corrente mi è stata oltremodo gradita perché dopo il passato il sentire che lei è convinto che io abbia curato il suo decoro e il suo interesse, mi compensa di tutte le amarezze avute. l libretto della Cassa di risparmi è stato quietanzato dal Gordini e per ritirare la somma è necessario sia quietanzato da lei perché vincolato a suo favore. Se non crede di aspettare l’occasione di capitare a Forlì, la Cassa di qui lo rimetterà alla Cassa di risparmio di Firenze presso la quale lei potrà recarsi per quietanzarlo. Le regalie, convenni di fargliele pagare in denaro perché richiestemi con insistenza dal colono. Vedremo come si comporterà nell’anno venturo. La cambiale deve essere firmata da un altro zio del colono che sta in montagna; sono andato varie volte a Meldola ma non ò avuto la fortuna di trovarlo. Nella precedente mia dimenticavo dirle di rimandarmi la cambiale per aggiungere l’altra firma. Dimenticai anche rimetterle la scritta privata che regola il modo di pagamento della cambiale. Ieri sera le ò fatto la spedizione di tre cesti contenenti noci (poche e cattive) e nespole di S. Andrea, poche pere di Pievesestina e poche mele che avevo io e che spero data la poca frutta di quest’anno le aggradirà la Marietta. Le mele cotogne non mi è riescito salvarle. I maiali di S. Andrea non sono ancora venduti. La farina e i fagioli glieli invierò la settimana ventura. Con distinta stima dev.mo Antonio Bonavita.

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