Carteggio

Bonavita Antonio | 15/03/1907 | n.395

Lettera | Emilia-Romagna

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Forlì 15 marzo 1907

Signor Pellegrino

In riscontro a p(regiata) s(ua) delli 13 corrente. Le accuso ricevuta dei due vaglia della Banca d’Italia rimessimi in pagamento mio onorario, abbono spese postali, nonche avere di Grotto per il decorso anno 1906, e la ringrazio. Nel chiedere al Gordini l’accettazione del suo conto, si è impressionato perché à supposto lo si voglia licenziare. Ha domandato di rivedere i conti del 1901 perché ritiene vi sia in quelli un errore. Mi spiace seccarla ma mi occorrerebbero gli estratti dei conti correnti con Giovannino e la coppia del conto Gordini relativi al detto 1901, per vedere di rintracciare l’errore se pure vi fù. Per questo fatto mi sono dovuto accontentare di una dichiarazione che le accludo, ma che non sarà di sua soddisfazione. Lo ò rimproverato sentitamente per averle rimesso il memoriale senza avermene tenuto parola. A’ convenuto di avere sbagliato e chiede scusa. Mi incarica poi di informarla che in giornata gli perverrà anche la disdetta perché, dice lui è costretto a fare anche questo passo. Qui i proprietari hanno compilato un modulo per i licenziamenti da dare per ora ad un numero limitato di coloni nella lusinga che si mettino a posto; gliene accludo una coppia. I licenziamenti devono essere dati entro marzo corrente. A Grotto salderò il conto al più presto. Il pozzo di scarpello è chiuso. In quelle larghe anche quest’anno nel grano vi sono molte cattive erbe; converrebbe spendere qualche cosa per la pulitura, posso farlo? Mi saprà dire quando desidera le ova di Pasqua. Non aggiungo altro perché qui ci troviamo con tali e tante noie che oramai non si sa più cosa si faccia. Compatisca e mi creda dev.mo obbl.mo Antonio Bonavita.

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