Carteggio

Bonavita Antonio | 23/02/1907 | n.389

Lettera | Emilia-Romagna

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Forlì 23 febbraio 1907

Sig. Pellegrino

Le rimetto l’ultimo estratto di conto c(orren)te relativo al decorso 1906 perché se come spero è completamente ristabilito possa passare il rimanente della stagione invernale regolando i suoi conti; così le riescirà meno noiosa. Unisco anche un vaglia della Banca d’Italia di lire 576,94 in saldo del conto medesimo. Se riscontrasse qualche errore materiale non se ne faccia caso perché qui non si sta un momento in pace. Mercoledì notte abbiamo avuto un vento tanto impetuoso che à sradicato alberi, rovinato i pagliai e i tetti delle case. Vi sono state anche delle vittime causa il crollamento di porzione di un fabbricato di campagna. L’agitazione dei coloni perdura; i capi esigono che i coloni dieno le disdette dei poderi, minacciano di non votare più i pozzi neri e le concimaie, di non fornire più il latte e le ove alla città; quelli fuori lega sono boicotati e non hanno modo di andare nei mulini a macinare, non possono avere il sarto, il calzolaio e neanche il falegname per la cassa mortuaria. Anche in città vi sono due negozi boicotati dai coloni: è un vero diavolerio e nessuno sa mettervi riparo. L’autorità aumenta la truppa. Speriamo che tutto si risolva bene. Stia sano e favorisca salutare la Maria. Dev.mo Antonio Bonavita.

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