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Bonavita Antonio | 20/08/1906 | n.367

Lettera | Emilia-Romagna

CCM Transcript

Forlì 20 agosto 1906

Signor Pellegrino

In riscontro alla p(regiata) s(ua) in data 17 corrente. La corrispondenza mi viene recapitata in ufficio per comodo perché nei giorni festivi e di mercato, passando buona parte della mattina nella Congregazione riceverei le lettere solo quando vado a casa che qualche volta è sul tardi e questo potrebbe essere un inconveniente. Se poi non vado in ufficio vuol dire che sono in campagna, sicché se anche la portassero a casa non la riceverei che al ritorno. Per abitudine quando vengo dalla campagna, se proprio non sono molto stanco vado sempre alla sera in ufficio a vedere se vi è nulla di nuovo. Bisognava solo che gli impiegati portati avessero un poco l’occhio di proporzione. Le accludo soltanto un vaglia di £ 2000 della Banca d’Italia che vorrà segnare a mio credito nel nostro conto corrente perché per oggi non mi è stato possibile prepararle l’estratto del conto. Cercherò di accontentarla al più presto. Il grano è sempre in campagna. Un vento impetuoso dei giorni passati ha danneggiato anche le pere che in parte sono cadute. Il figlio di Gordini è ritornato ieri da Castrocaro ma credo che il miglioramento sia ben poco. Saluto Lei e Marietta e mi professo dev.mo Antonio Bonavita.

P.S. In questi giorni qui abbiamo avuto un fallimento di un certo Gellieri che era un poco possidente, un poco fattore e un poco negoziante di bestiame. Si calcola che il danno sia da 80 a 91 mila lire. Molti sono i fregati anche del paese; per fortuna sono salvo.

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