Bandini Giovanni | 28/04/1901 | n.179
CCM Transcript
Forlì 28 aprile 1901
Preg.mo signor Artusi Pellegrino - Firenze
La grata sua ricevuta ieri mi recava un vaglia di £ 302,40 che ho già segnato a suo credito nel n(ostro) c(on)to c(orren)te. Lo so che il Gordini ha delle stranezze che guai a mandargliele tutte buone però è anche di facile persuasione. Ha voluto provare una piccola quantità di canepa nella speranza che la sua metà gli basti per l’uso domestico. Come preavviso gli dissi della compra bestie giacché lei vuol saperlo sempre molto tempo prima ma s’intende che la somma deve mandarla dopo comprate. L’indirizzo che desiderava mio zio (il quale a mezzo mio ringrazia di tutto il disturbo che si è preso) è proprio quello della vedova del c(ommendato)re Francesco Zauli Naldi di Faenza; se lei fosse in buoni rapporti di amicizia con detta signora mio zio la pregherebbe di chiederle con tutto suo comodo magari aspettando o procurando l’ocasione che il discorso andasse a cadere su stabili da vendersi; mi spiego la sudetta signora ha in animo di vendere diversi fondi rustici tre dei quali in villa S. Lorenzo confinanti con le proprietà di mio zio il quale sarebbe disposto di prenderli ma non vorrebbe che la signora penetrasse, almeno per ora, che l’acquirente fosse un confinante, ragione questa che vedendoci il ben mi sta potrebbe tenere alte le sue pretese, dato che a lei non rincresca di fare qualche domanda in merito a questa cosa potrebbe dirle che forse ha lei un compratore pei tre di S. Lorenzo. Mio zio avrebbe potuto trattare cogl’agenti della signora ma vuole rimanere per ora sconosciuto. Io non volevo accettare codesto incarico per non recarle disturbo ma non ho potuto negare questo favore a mio zio. Il letame comprato pel canneto mi disse ieri il fattore che va addebitato il colono della metà. Senz’altro a dirle la saluto cordialmente ascieme a Marietta anche per parte della mia famiglia mi creda il sempre suo aff.mo cugino ed amico Bandini Giovanni.