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Zattini (don) Luigi | 08/11/1908 | n.1781

Lettera | Emilia-Romagna

CCM Transcript

Bertinoro [FO] 8 novembre 1908 (ore 10½)

Cariss(im)o sig. zio

Qual lungo digiuno di notizie scambievoli fra di noi!... Mi perdoni se dalla fine di aprile in qua non le ho più scritto. Tante e tante volte mi son ricordato di Lei e non mi sono messo mai di proposito a scriverLe. Anche la mancanza di tempo ha cooperato a sì lungo silenzio. L’occasione che il giovane musicista ritorna costà allo studio mi ha determinato efficacemente a dar lei nostre notizie. Mariuccia alli 11 di agosto andò a Palestrina col fratello, che aveva passato qui 15 giorni, e vi è rimasta sino alli 25 di ottobre tornando col nipote che frequenta il convitto normale di Forlimpopoli. Io nel frattempo rimasi solo e talmente solo che per 15 giorno mi mancava anche la donna di servizio. E Mariuccia sapeva che questa terminava in quei giorni il suo tempo e un’altra non si era potuto trovare! così ho passato quasi due mesi nella solitudine domestica insegnando ad una villanella di far cucina e tenere un po la casa meno male. Una brava serva non si poté avere in casa mia, causa della blatterona di Malvina che anche di lontano se la piglia con le serve perché vorrebbe venir lei e le calunnia per tutti i versi, ed anche per la debolezza mentale di Mariuccia che ha sempre la sua mania di persecuzione riguardo a me e se la serva le [??] non è più possibile una pacifica convivenza neanche con essa. Fu qui la Bina per 15 giorni nella 1a metà di ottobre con suo fratello ed in quel tempo la passai un po’ bene. Ora la Mariuccia sta bene abbastanza di salute e si va anche abbastanza bene. Essa sta in guardia di non urtare con me per paura che Checco ne scriva a Nicola del quale temerebbe rimproveri. Del resto con me non se la da punto e pare ci stia per forza. Non può soffrire che io tenga il regime della casa e le chiavi della biancheria e va dicendo che una volta era padrona essa ed oggi è come una schiava (falso). Io non posso dopo incorsa in quella mentale debolezza lasciar tutto nelle sue mani perché troppo danno avrei dal mandare a male e non curarsi di tante cose. Di salute sto benino, spero che Ella stia benone e così della gente di casa sua. Saluti da Mariuccia. Anche Checco ci prega di salutarLa. Gradisca i miei cordiali saluti mentre con affetto mi raffermo aff(ettuosissi)mo nipote d(on) Luigi Zattini. Saluti a Marietta ed a Francesco

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