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Forlì 22 dicembre 1908

Mio sempre carissimo zio,

ecco arrivata la faustissima ricorrenza in cui ho il bene di mandarle i miei più sinceri e affettuosi auguri di prosperità. Buone Feste, fine e principio d’anno, Iddio le conceda lunga e sana vita, sevra dalla benché minima ombra di dispiacere. Non mancherò d’innalzare all’Altissimo una speciale preghiera per Lei, onde siano esauditi i voti del mio cuore a Lei tanto affezionato. Come sta, caro zio? Spero bene e glielo desidero tanto tanto. Io la ricordo col più tenero affetto, e avrei tanto piacere avere un po’ più spesso le sue notizie. Io grazie a Dio, dopo una cura indicatemi da don Luigi mi sono rimessa e mi sento proprio bene. Gradisca buon zio tante belle cose anche dalla mia r(everenda). madre superiora pregandola farne parte alla buona e carissima Marietta. Pregandola di darmi sue notizie le rinovo i più sinceri auguri dandole un affettuoso abbracio mi rafermo di lei aff(ettuosissi)ma nipote suor Giuseppina dell’Immacolata.