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Zattini (suor) Giuseppina | 30/11/1907 | n.1753

Lettera | Emilia-Romagna

CCM Transcript

Forlì 30 novembre 1907

Mio sempre carissimo zio,

Ho ricevuto la di Lei lettera con premura Le rispondo, per darle spiegazione su quanto Ella desidera da me. Sento, conosco come si trova mio fratello don Luigi, e creda pure che mi sta molto e molto a cuore, ma, essendo io suora, non sono più padrona di me stessa, ed in tutto debbo dipendere dalla volontà de’ miei superiori. Non è molto tempo, sono andata a casa altre due volte, come conoscerà concezione speciale è ora ò ottenuto il permesso d’andare da mio fratello solo per 8 o dieci giorni, ne so se lo farò, perché ieri don Luigi mi ha scritto che ha trovato una donna di servizio, che à 45 anni, vedova, senza figli. Io credo, come pure egli spera, questa faccia per lui, e possa così vedere riordinata la sua casa. Caro zio, non stia credere che io sia insensibile alla condizione di don Luigi, il Signore lo sa quanto vorrei fare per lui, ma su di me non deve calcolare, perché ripeto io non posso nulla, occorrerebbe che io fossi secolare e non suora per fare la mia volontà. Speriamo che con quella donna tutto si accomodi, e si possa avere tutti un po’ di pace. La prego, caro zio, di non essere inquieto con me, come vede non lo merito, nello stesso tempo La ringrazio dell’interessamento che se preso per mio fratello. Tanti doveri si abbia dalla mia rev(eren)da madre superiora e saluti affettuosissimi si abbia dalla sua nipote suor Giuseppina dell’Immacolata.

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