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Forlì 22 gennaio 1901

Preg.mo signor Artusi Pellegrino – Firenze

Ieri ricevei la grata sua colla cambiale scaduta. Alla presente compiego il c(on)to vendita grano ad un vaglia cambiario della B(anca) N(azionale) I(taliana) di £ 625 con questa somma il n(ostro) c(on)to c(orren)te, avendo fatto altre spese dopo che spedii l’ultimo estratto, rimane oggi quasi pareggiato. Desidero sapere, per andare di conformità, come vuol regolare la partita segnata in meno del c(on)to uva. Devo darle credito nel nuovo estratto di quanto segnai in meno oppure correggere il c(on)to che già le spedii? Ho parlato a Bonavita della partita legna la quale darà in nota nei c(on)ti finali che preparerà al più presto possibile, dal medesimo ho potuto capire che col m(arche)se ci resterà per poco. Mia madre ha migliorato un poco, ora si alza ma non lascia la camera. Senz’altro a dirle la saluto assieme a Marietta anche per parte di mia madre e moglie. Mi creda il sempre suo aff.mo cugino ed amico Bandini Giovanni.

P.S. I due sacchi cifrati e numerati e così pure i sacchetti li spedirà a comodo suo. Se vuol farsi un’idea come Maredi avesse pulito il grano guardi l’avena selvatica del sacchetto piccolo, di quella depurata da grano ne avrò rimasta altre tanta che non serve a nulla. Detto