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Salvini Tommaso | 21/01/1901 | n.1589

Lettera | Toscana

CCM Transcript

Firenze 21 gennaio 1901

Gino Capponi 17

Egregio prof. Artusi

Le porgo infinite grazie per le lusinghiere espressioni ch’Ella ebbe la cortesia di indirizzarmi come artista. A quanto Ell’osserva sulla maniera d’interpretare il verso dantesco: L’alba vinceva l’ora mattutina" Le dirò, che a noi lettori o declamatori, come vuol meglio, incombe l’obbligo di scegliere l’interpretazione più semplice per farsi comprendere dalla maggioranza dell’uditorio… non sempre dotato d’alta intelligenza, scegliendo il commento più facile, quando questo non urti con l’opinione generale. Mentre propugnatori dell’opinione di Lei militano il Tommaseo, il Forticelli, e il Cesari, dal mio canto fanno fede e mi proteggono il Bianchi, l’Andreoli, il Casini, il quale si fonda sull’autorità inconstatata del Buti, commentatore trecentista. Non si può, quindi, affermare con sicurezza quale sia l’interpretazione più giusta. Ponno non cadere in errore i primi, ma io preferisco starmene ai secondi per la ragione suespressa. Tutto questo ch’io scrivo è scevro di una preconcetta contrarietà, per modo che se l’interpretazione ch’Ella sostiene, fosse più semplice e la più chiara all’intelligenza del pubblico, l’adotterei, anche per rendere un tributo di ossequio ad uno studioso pieno di coscienza come Lei. Nuovamente ringraziandola, le sono pur’anco grato d’avermi data l’occasione di protestarmele devoto e umilissimo servitore T(ommas)o Salvini.

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