Carteggio

Sabatini Marietta | 15/08/1901 | n.1581

Lettera | Toscana

CCM Transcript

Firenze 15 agosto 1901

Pregiatissimo sig.re Artusi

Spero che avrà già avuto mie notizie perché appena arrivata qui trovai una lettera di Bandini e profittando di quella vi unii due righe e glie la rispinsi, la ricevuta? gli mandai anche il presente e due cartolinne ieri. Veramente avrei dovuto scrivergli ieri mercoledì, ma non ebbi tempo, perché non mi mossi mai dal’ lavoro volendo dar fine ad un lenzuolo. Oggi e festa ma io dalle sei di stamane ho smesso di lavorare alle ore dodici per andare a pranzo, hò voluto dare un poco di ordine alla casa perché era tutto sossopra. Ora vengo a fargli la spiegazione del mio viaggio. Da Cutigliano a San Marcello, stiedi benissimo perché su quel legnietto eravamo solo in due, essendo montata una giovinetta in fondo al paese, e non soffrii ne meno caldo, perché spiravo un venticello piacevolissimo, ma giunta a S. Marcello alle ore dodici e 40 minuti dovei attendere più di mezzora perché ripartii al tocco e 20 e come già gli dissi eravamo in 5 e tutti ben grossi su un piccolo legno come quello che si venne noi costassù. Si figuri quando arrivò la vettura alla posta ove io attendevo, parvi in dovina, vi pontai sopra subito e me ne presi il primo posto, ma quando vidi che doveva montare tutta quella gente mi sgomentai, e dissi, dove la vogliono mettere?, cosa vole eravamo 3 sul sedile dietro, giunti a Pracchia le ripeto non sentivo più le mie ossa, e poi ferma da pertutto i paesi. Il treno a Pracchia parte alle ore 3 ed io arrivai 10 minuti prima. Arrivai a Firenze alle cinque e 30 minuti tutto il viaggio andò benissimo e non soffrii caldo. Ieri qui era un caldo soffocante, ed oggi pure, ma mentre scrivo, sono le tre, viene una bella scossa di acque, cheta, cheta, che ritengo faccia venire più caldo. Io ripeto tiro a sistemare tutto. Oggi ho fatto le tagliatelle col prosciutto, e come erano buone, e Lei come stà, ci penso molto e mi dispiacque di lasciarlo solo, gli raccomando di aversi riguardo, e fare molto adagio per coteste strade, io stò in pena, a tale riguardo.

[carta n. 1582] Oggi stesso gli rispingo una cartolina della sig.ra Burresi, come ieri gnie ne spedii altra della medesima. Mi scriva presto dandomi sue notizie, che desidero molto, e mi dico se devo scrivergli sempre fermo in posta. In casa va tutto bene. I cocomeri sono in cantina io non li hò visti per non essere tentata di mangiarne uno. Speriamo si mantengono. Non le dico altro perché sono qui nel suo studio che sudo come una bestia. Riceva i saluti di Francesco, mi ricordi a quella signorina maestre, e Lei riceva i più distinti e sinceri saluti dalla sua devotissima Marietta.

mi avvedo di avere scritto molto male, e il caldo, e Lei mi compatisca. In questi giorni gli mandero i bottoni per la camica.

FA transcription

Firenze, 15 agosto 1901 [AA, CAF, n° 1581 (pp. 1-4) + n° 1582 (pp. 5-6); lettera][1]

Marietta Sabatini a Pellegrino Artusi [manca la busta con l’indirizzo].

[Nota di Artusi] R 17 Ag;to 1901 | Detto[2]

Pregiatissimo Sigre Artusi

Firenze 15 Agosto 1901

Spero che avrà gia avuto | mie notizie perche appena | arrivata qui trovai una lette=|ra di Bandini[3] e profittando | di quella vi unii due righe | e glie la rispinsi, la ricevuta [?], | gli mandai anche il Presente | e due cartoline ieri.

Veramente avrei dovuto scri=|vergli ieri mercoledì, ma | non ebbi tempo, perchè non | mi mossi mai dal’ lavoro | volendo dar fine ad un len=|zuolo[4]. Oggi e festa ma io | dalle sei di stamani ho || smesso[5] di lavorare[6] alle ore | dodici per andare a pranzo, | hò voluto dare un poco di | ordine alla casa perche era | tutto sossopra.

Ora vengo a fargli la spie=|gazione del mio viaggio,.

Da Cutigliano a San Marcel=|lo, stiedi benissimo perchè | su quel legnietto eravamo | solo in due, essendo montata | una giovinetta in fondo | al paese, e non soffrii ne | meno caldo, perchè spirava[7] un | venticello piacevolissimo, ma | giunta a s: Marcello alle ore | dodici e 40 minuti dovei | attendere più di mezzora | perchè ripartii al tocco e 20 | e come gia gli dissi era=|vamo in 5 e tutti ben=||grossi sur un piccolo legno | come quello che si venne | noi costassù. Si figuri | quando arrivò la vettura | alla posta ove io attendevo, | parvi in dovina, vi pontai | sopra subito e me ne | presi il primo posto, ma | quando vidi che doveva | montare tutta quella gen=|te mi sgomentai, e dissi; | dove la vogliono[8] mettere, | cosa vole[9] eravamo 3 sul sedi=|le dietro, <[……]>[10] giunti a Pra=|cchia le ripeto non sentivo | più le mie ossa, e poi | ferma da pertutto i paesi.

Il treno a Pracchia | parte alle ore 3 ed io arriv=|ai 10 minuti prima. | e arrivai[11] a Firenze alle || \cinque/ e 30 minuti tutto il | viaggio andò benissimo, | e non soffrii caldo.

Ieri qui era un caldo sof=|focante[12], ed oggi pure, ma | mentre scrivo, sono le tre, | viene una bella scossa | di acque, cheta, cheta che | ritengo faccia venire più | caldo. Io ripeto tiro a | sistemare tutto,.

Oggi ho fatto le tagliatelle | col prosciutto[13], e come erano | buone, e Lei come stà, | ci penso molto, e mi | dispiacque di lasciarlo solo, | gli raccomando di aversi | riguardo, e fare molto | adagio per coteste strade, | io stò in pena, a tale riguardo. || Oggi stesso gli rispingo una cartolina | della Sigra Burresi, come ieri | gnie ne spedii altra della me=|disma. Mi scriva presto[14] | dandomi Sue notizie, che | desidero molto, e mi dica[15] | se devo scrivergli sempre fer=|ma in posta.

In casa va tutto bene. | I Cocomeri sono in cantina | io non li hò visti per | non essere tentata di man=|giarne uno. Speriamo si | mantengano.

Non le dico altro, perche | sono qui nel suo studio che | sudo come una bestia.

Riceva i saluti di Fran=|cesco, mi ricordi a quella | Signorina Maestra[16], e Lei | riceva i piu distinti e | sinceri saluti dalla

Sua Devotissima

Marietta |

volti ||

mi avvedo di avere scritto | molto male, e il caldo, e | Lei mi compatisca. | In questi giorni gli man=|dero i bottoni per la | camic[i]a[17].



[1] La lettera è costituita da un bifoglio più un foglio singolo di carta differente.

[2] L’appunto si trova sull’ultimo foglio della lettera, in alto a destra. La gamba dell’abbreviazione R[icevuto] sottolinea «17 Ag;to 1901», al di sotto della linea, al centro, è scritto «Detto».

[3] Giovanni Bandini di Forlì era incaricato di amministrare i poderi forlivesi di Artusi. La lettera a cui Marietta fa riferimento potrebbe essere la n° 191 del corpus epistolare di Artusi (AA, CAF n° 191) datata 10 agosto 1901, in cui Bandini chiede ad Artusi 800 £ per l’acquisto di bestiame. Nell’appunto di ricevimento di Artusi si legge la data di ricezione e la data di risposta: «R 15 Detto/ Detto con C[artolina]»; in altre parole, si può supporre che la lettera di Bandini fosse stata rispedita da Marietta il 13 agosto, giorno in cui la domestica arriva a Firenze, e che fosse arrivata a Cutigliano due giorni dopo, il 15 agosto 1901.

[4] «volendo dar fine ad un len=|zuolo»] Marietta era anche una brava sarta, si ricordi infatti che nel Censimento del 1881 Marietta era registrata come cucitrice.

[5] Nel ms.: smessa.

[6] La -v- di lavorare è corretta su altra lettera.

[7] Nel ms.: spiravo.

[8] Nel ms.: voglione.

[9] Nel ms.: vele, con -l- corretta su altra lettera.

[10] Parola illeggibile a causa di una cancellatura.

[11] Un segno d’inchiostro sulla sillaba finale.

[12] Corretto su soffogante.

[13] «Oggi ho fatto le tagliatelle | col prosciutto»] La ricetta delle tagliatelle col prosciutto è inserita nella Scienza in cucina sin dalla prima edizione del 1891. È la riprova che tutte le preparazioni inserite nell’opera sono state prima collaudate in casa. Cfr. Giovanna Frosini, Parole in casa. I domestici scrittori di Pellegrino Artusi, in Il secolo artusiano, Atti del convegno (Firenze-Forlimpopoli 30 marzo-2 aprile 2011), a cura di Ead. e Massimo Montanari, Firenze, Accademia della Crusca, 2012, p. 76, nota 18.

[14] Parte finale corretta.

[15] Nel ms.: dico.

[16] Nel ms.: Maestre.

[17] Marietta è da poco arrivata a Firenze dopo aver accompagnato Artusi a Cutigliano, in provincia di Pistoia. Dalla lettera si ricava infatti che la Sabatini dovette lasciare il padrone e tornare in città per rassettare l’appartamento prima che Artusi vi facesse ritorno. Nell’elenco della corrispondenza arrivata a Firenze per Artusi, Marietta fa riferimento ad una cartolina della signora Burresi: si tratta della cartolina n° 536 (AA, CAF) in cui, infatti, l’indirizzo fiorentino risulta essere stato cancellato con una matita di colore rosso e sostituito con l’indirizzo di Cutigliano. L’indirizzo di Cutigliano è scritto da Marietta. Si veda la trascrizione della lettera n° 536.

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