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Micheli Amabile | 13/03/1908 | n.1302

Lettera | Toscana

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Viareggio [LU] 13 marzo 1908

Gentil.mo signore Artusi

È mio dovere di prontamente scriverle questa mia per annunciarle il felice viaggio della Maria, e nonché di ringraziarla delle gentili premure da loro tutti usate alla medesima. Dal suo aspetto abbastanza sano e colorito, e le sue forze alquanto rianimate, ho potuto ben comprendere quanta premura e quante attenzioni abbiano messo in opera per fare a me una cara e grata sorpresa. Li ringrazia tutti ma imparticolare Lei signore Artusi sempre buono e gentile con noi. Ora le debbo dire che ieri durante le ore che mi trattenni a Pisa in attesa dell’arivo del treno da Firenze ebbi la bella combinazione di vedere le sue nepote, cioè la signorina Elisa e Pia. Tanto gentili mi condussero in casa sua e mi fecero vedere la sua disgraziata sorella signora Rosa. Le confesso che la sua situazione fisica, m’impressionò non poco, ma mi rianimò e mi consolò il modo fine, gentile amoroso delle sue buone nepote verso della medesima. L’infelice sua sorella le guardava con uno sguardo così amoroso ed espressivo che si comprendeva quanto amore e riconoscenza avesse per le medesime. Non so se queste notizie che mi sono presa la libertà, di annunziarle, saranno per Lei di disgusto o di piacere. Mi perdoni comunque sia. Le partecipo i saluti della mamma, di Mario del Elisa, e i cari baci dei miei nepotini Angiolino e Giuseppina. Saluti sinceri a Lei dev. e obblig.ma Amabile Micheli.

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