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Lugo [RA] 12 settembre 1901

Carissimo zio

Da diverso tempo siamo privi di sue notizie e desideriamo sapere qualche cosa di Lei. Spero si sarà rifatto dalla malattia guadagnata in Romagna, e che non avrà avuto conseguenze. Ci è dispiaciuto molto, che in causa ad una fortuita combinazione non abbiamo avuto la cara Marietta. Sarà rimessa a quest’altr’anno. Ricevei l’altro giorno, da questa, una cartolina illustrata, alla quale risposi subito con molto piacere. Noi stiamo tutti bene, ad eccezione del babbo, che à un vespaio nel collo, per cui è stato operato già tre volte. È un male molto doloroso ed anche pericoloso, ma per ora pare in via di guarigione. Mi è rincresciuto moltissimo che il Nocino non le sia riuscito bene. A dirle il vero anche il nostro non ci à soddisfatti sebbene la ricetta fosse eguale a quella dello scorso anno. Noi per accomodarlo abbiamo aggiunto quasi mezzo litro di acqua distillata alla dose data pure a Lei ed ora ci sembra migliore. In quanto alla Bina, nulla si sa di certo. La gente vuol dire, ma essa si mantiene sulla negativa. Verso la metà del mese passato quando perdemmo la speranza di avere Marietta da noi, andammo a fare una gita a Bertinoro, decisi di fermarci una giornata sola. Fummo accolti molto cordialmente dal cugino don Luigi che a viva forza ci fece trattenere un’altra giornata. Ci divertimmo molto e rimanemmo soddisfatti della nostra gita. E Lei come se la passò a Cutigliano? Favorisca salutare per me, per la mamma, la cara Marietta, alla quale scriverò presto inviandole le sue £ 3, che in persona doveva venire a prendere. E Lei, carissimo zio, riceva gli ossequi ed i saluti cordiali dei miei genitori e di Nino, e da me tante cose affettuose. Sua aff.ma nipote Rosina. I saluti per noi a Francesco.