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Pisa 9 aprile 1909

Caris(si)mo zio

Tanto io che Gigi le auguriamo buona Pasqua e la preghiamo a parteciparla anche a Marietta e a Francesco. Spero che Lei starà bene e incomincerà a godere dei tepori della primavera che finalmente si sente. Gigi però ha sempre qualche doloretto ed è indebolito, forse per la cura ordinatale che si fonda sul vivere a carni bianche ed erbaggi. Prende anche ioduro di potassio e lo tollera benissimo perché ha lo stomaco molto forte, ma io credo che anche questo contribuisca ad indebolirlo. Spero che possa riacquistare molto in questi giorni in cui ci troviamo a Pisa, riposandosi un po’ del continuo suo lavoro e potendo passeggiare all’aria soleggiata senza essere sbatucchiati dal vento impetuoso e pungente, com’era anche in quest’ultime settimane, a Bientina. Come pure spero che fra qualche settimana il medico lo farà ritornare al vitto un po’ più sostanzioso perché io credo (e ciò perché lo sento) che senza qualche bistecca e qualche scodella di maccheroni si possa stare poco bene in forze. Che ne dice? Gli hanno pure ordinato i bagni di Casciano nell’estate, come preventivo, per non ricadere nell’inverno futuro. Di nuovo buona Pasqua; Gigi lo saluta e io le do un bacio. Tante cose a Marietta. Aff. nipote Teresina.

Carissimo zio

Aggiungo due righe alla lettera di Teresina per farle gli auguri di babbo e nostri, per queste feste Pasquali che parteciperà a Marietta e Francesco. Noi di salute si sta tutti bene e speriamo che sia il medesimo di Lei. La saluto da parte di Babbo e riceva un bacio di cuore da Pia e dalla sua aff.ma nipote Elisa.