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Pisa 30 marzo 1907

Car(isssi)mo zio

Mi trovo a Pisa per passare queste feste e di qui le invio, anche a nome delle mie sorelle, una buona Pasqua, di cuore. Anche Gigi lo saluta cordialmente e così pure babbo. Io sono felice di passare questi giorni tutti insieme domani andremo tutti a desinare da babbo e lunedì verranno da noi. Ci dispiace che non possa Lei venire in questo dolcissimo clima; sembra già primavera inoltrata e ora, venendo da Bientina, mi accorgo del gran privilegio che si gode a Pisa e che coll’abitudine non se ne tiene quel conto che si dovrebbe. Siccome la mia suocera si tratterrà colla donna per qualche settimana a sistemare questo nostro quartiere, potrei (se lo aggradisse e se si decidesse a venire) offrirle ben volentieri la mia casa. Lo stato della zia è il medesimo, prosegue il lento e quasi insensibile deperimento che reca la paralisi; ma la sua costituzione era forte e avrà, Dio non voglia, ancora molto da tribolare. Un bacio di cuore dalla sua aff. nipote Teresina. Saluti e auguri di cuore a Marietta e Francesco.