Carteggio

Guidi Teresina (nipote) | 26/11/1901 | n.1024

Lettera | Toscana

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Pisa 26 novembre 1901

Caris(si)mo zio

Avrà ricevuta la nostra seconda cartolina, in cui le ripetevamo ciò che si diceva nella prima; credendo che l’altra fosse andata smarrita. Con molto dispiacere abbiamo sentito, stamani, che è stato ammalato con una bronchite. Perché non ce ne aveva fatto saper qualcosa? Anche noi, come Lei, abbiamo piacere di saper le notizie delle persone care; e se, per non riuscir noiose, le scriviamo solo di tanto in tanto; supponiamo, che quando non si vede nulla da parte sua il suo stato di salute sia buono. O come mai potè prendere la bronchite a Viareggio? Ci rallegriamo però, che incominci a riaversi e speriamo che coi riguardi che usa, e che non deve mai temere siano troppi, si rimetta presto completamente. Ci dispiace che si debba privare dal venire a vedere la chiesa di S. Francesco e ci sembra che, oltre al piacere di ammirare quest’opera d’arte, qualche giorno, passato in questo buon clima che specialmente ora è mite e che, al paragone di Firenze, si mantiene sempre tale, potrebbe esserle molto giovevole (come le è stato altre volte) per farle affrontare meglio l’inverno. Comprendiamo ch’Ella teme di essere disturbato dai Seghieri. Ma siccome nelle ore che Lei è solito di uscire eglino non vanno in giro, perché al tocco desinano ed escono verso sera; così non parlando noi della sua venuta, con nessuno, ci sembra che non potrebbero venire a sapere niente. Avremo, certo, occasione di ringraziare, da parte sua, il nostro sindaco; perché è il padrone di casa ed abita al primo piano. Di cuore le diciamo anche, che se le fossimo utili a qualcosa, anche per tenerle un po’ di compagnia, non ha che a scrivercelo liberamente. Tanti saluti affettuosi da papà e baci da noi tre; mentre pregandolo a salutarci Marietta sono aff. nipote Teresina.

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