Correspondence
“Pellegrino Artusi è il primo food blogger della storia” Massimo Montanari
La pagina principale per la consultazione presenta le lettere ordinate secondo questi criteri, applicati in successione:
alfabetico per mittente;
cronologico nel caso il mittente sia presente con più di un documento;
per numero d’inventario, nel caso in cui nella medesima data, con il medesimo mittente, siano presenti più documenti.
È possibile effettuare svariate ricerche:
agendo sui filtri pre-ordinati (Anno; Corrispondente; Tipo di supporto; Località mittente);
digitando un testo libero nel campo “cerca…”
Ogni filtro pre-ordinato presenta un elenco a discesa con i valori presenti per quel particolare criterio; i filtri sono interdipendenti: evidenziando un valore in uno di essi, i valori presentati dagli altri saranno solo quelli relativi ai documenti che soddisfano entrambi i criteri di selezione. Ad esempio, se si seleziona un determinato anno, l’elenco di corrispondenti comprenderà solamente i nomi di coloro che in quell’anno hanno scritto ad Artusi.
Nella stessa pagina è presente una carta interattiva dell’Italia: funziona tanto come filtro, per recuperare un elenco dei documenti provenienti da una specifica regione, quanto come indicatore della provenienza dei documenti cui sia stato già applicato uno o più degli altri filtri.
La cartina d’Italia è integrata con un bottone che rappresenta i territori ad di fuori dell’Italia da cui siano partite missive.
Trascrizione
Ogni documento è presentato mediante le riproduzioni digitali degli originali ed è accompagnato da una trascrizione che intende agevolarne la lettura.
Le trascrizioni sono state effettuate da Alberto Capatti, storico della cucina, biografo di Artusi e direttore scientifico di Casa Artusi, Piero Camporesi, ricercatore e saggista, Franco Mambelli, gastronomo e componente del Comitato Scientifico di Casa Artusi, che sono da considerare come i curatori di questa prima edizione online. Riguardano l’intero corpus di lettere e sono identificate con la sigla CCM.
Per le trascrizioni si è cercato di riportare fedelmente le lettere o cartoline, attenendosi ai seguenti criteri:
le parole improprie o errate, sono state riportate così come scritte ogni qualvolta siano state ritenute parte essenziale del linguaggio dello/a scrivente;
i puntini fra parentesi quadre […] indicano una abrasione, rottura o macchia della carta, in conseguenza delle quali non è stato possibile leggere e riportare lo scritto;
il punto interrogativo indica che la parola o parte di essa non è stata compresa;
le parole fra parentesi quadre [], sono indicazioni aggiunte dai trascrittori; possono includere, se è il caso, una data o un luogo non indicato dall’estensore del documento ma desumibile da altre parti del documento, (ad esempio, dal timbro postale);
lo scioglimento delle abbreviazioni è riportato fra parentesi tonde.
Sono state utilizzate le seguenti sigle:
s.l.: senza luogo: il documento non riporta il luogo nel quale è stato redatto;
s.d.: senza data; il documento non riporta alcuna data, neppure in eventuali timbri postali;
s.a.: senza anno; il documento riporta una data mancante dell’indicazione dell’anno.
Trascrizioni aggiuntive
Per i singoli documenti possono essere presentate, di seguito a quella CCM, altre trascrizioni che sono state realizzate con criteri diversi, e in occasione di studi specifici.
Al 12 novembre 2021, le trascrizioni aggiuntive (identificate con la sigla FA) sono 66, e sono state realizzate da Giovanna Frosini, professoressa ordinaria di Storia della lingua italiana presso l’Università per Stranieri di Siena, e da Monica Alba, dottoressa di ricerca e docente a contratto di Linguistica italiana. Si devono a Giovanna Frosini le trascrizioni delle lettere di Marietta Sabatini (7 lettere numerate da 1579 a 1585) e Francesco Ruffilli (24 lettere numerate da 1546 a 1569) per le quali Monica Alba ha curato gli apparati e le note; alla sola Monica Alba si devono le trascrizioni, gli apparati e le note delle lettere di Itala Sabatini (5 lettere numerate da 1573 a 1577), di quelle destinate a Marietta Sabatini e di altre indirizzate ad Artusi da vari corrispondenti (30 lettere in tutto, con numerazione varia). Per queste trascrizioni, al fine di rispettare i caratteri della lingua, sono stati seguiti questi criteri:
è stata mantenuta con fedeltà la grafia degli originali;
sono stati mantenuti la punteggiatura, i segni diacritici, l’uso delle lettere maiuscole e minuscole che si trovano negli originali, così come la separazione delle parole e l’articolazione dei capoversi;
si sono rispettate le abbreviazioni;
le parti illeggibili o incomprensibili sono segnalate tra parentesi quadre con un numero di puntini approssimativamente corrispondente al numero di lettere mancanti: […..];
le integrazioni dell’editrice sono segnalate tra parentesi quadre: [xxx];
le cancellature presenti nel manoscritto sono segnalate tra parentesi uncinate <xxx>, le correzioni dello scrivente sono sempre discusse in nota;
le parole di incerta lettura e dunque ricostruite in sede di edizione sono segnalate in corsivo;
sono riportate le sottolineature dell’originale;
le aggiunte interlineari e marginali sono indicate nel testo tra sbarre oblique, rispettivamente: \xxx/ e \\xxx//;
sono stati corretti solo gli errori evidenti, di cui si dà conto in nota riportando la forma dell’originale, in questo modo: Nel ms.: xxx;
è indicato il fine rigo (x | x) e il fine pagina del manoscritto (xx || xx); l’a-capo sostituisce la sbarretta che segnala il fine rigo;
la posizione dell’iscrizione, della data e della firma rispetta quella dell’originale.